Risparmia ora per garantirti un futuro migliore.

La Pensione, le Regole, le Strategie generali.
I 5 passaggi verso il risparmio pensionistico
Si vive più a lungo e non è insolito passare oltre 20 anni della propria vita in pensione....
Le persone vivono più a lungo e non è insolito passare oltre 20 anni della propria vita in pensione. Se vuoi mantenere il tuo tenore di vita per tutto il periodo pensionistico occorre sviluppare una strategia basata sulle tue esigenze di reddito mensile. I seguenti cinque punti possono indicarti come sia possibile trasformare ciò che risparmi nel tuo reddito in pensione. Organizza le tue risorse finanziarie finalizzate al pensionamento: fai una lista di tutti i tuoi risparmi e delle possibili fonti di reddito. Se disponi di un certo numero di prodotti con più compagnie o banche finalizzato alla costruzione di capitali o rendite per il pensionamento, farli confluire in un unico prodotto dedicato può aiutare a semplificare la pianificazione della pensione. Comprendi le tue esigenze di reddito: valuta quanto spendi mensilmente per stimare la quantità di reddito di cui avrai bisogno per coprire in primo luogo i bisogni fondamentali come cibo e alloggio, ed in secondo luogo le esigenze discrezionali come viaggi e divertimento, valutando queste ultime a seconda delle tue priorità. Nella valutazione del tuo reddito annuo necessario, prendi in considerazione un aumento dei costi causato nel tempo dall’inflazione. Gestisci il rischio: basa il tuo piano di reddito su quanto tempo puoi aspettarti di vivere in base a quella che è la tua attuale età, non sulla speranza di vita media. Ricordati di pianificare eventuali spese di assistenza sanitaria, dal momento che non tutto è coperto dall’Assistenza Sanitaria Nazionale e, con l’età avanzata, questa voce di spesa potrebbe rivelarsi importante. Bilancia bene gli asset dedicati al pensionamento. Puoi investire in modo conservativo attraverso strumenti in grado di proteggere i tuoi risparmi ma ricordati che investire una parte del patrimonio in azioni può fornire il potenziale di crescita necessario per superare l'inflazione. Crea la tua rendita vitalizia: considera gli effetti dell'inflazione, la volatilità dei mercati e l’impatto delle imposte sul reddito nel momento in cui decidi quanto denaro prelevare quando sarai in pensione. Il tuo reddito di pensionato dovrebbe essere adeguato al soddisfacimento delle tue spese ma non dovrebbe essere troppo elevato rispetto al capitale investito, in modo da non intaccarlo troppo in fretta e da non rimanere prematuramente senza risorse. Rivedi il piano di entrate finanziarie: controlla la spesa per rimanere nei limiti del budget. Ogni anno ed ogni volta che si verifica un imprevisto prendi l'iniziativa di effettuare le modifiche necessarie al piano di entrate. Per aiutarti a trovare strategie per rafforzare il tuo piano o identificare le lacune, abbiamo predisposto per te diverse domande utili alla revisione e al controllo del tuo piano pensionistico.
Il potere degli interessi composti
Si tratta di un concetto chiave, ed è il motivo per cui è meglio iniziare a risparmiare il prima possibile anche se si tratta di piccole quantità.
Dai un’occhiata a questo esempio:
il Sig. Rossi inizia un piano di accumulo di capitale da €1.000 all’anno all'età di 20 anni, contribuisce €1.000 per i successivi 10 anni, si ferma all’età di 30 anni e lascia maturare il capitale versato sino all’età di 65 anni.
Il Sig Bianchi inizia lo stesso piano a 45 anni, con €1.000, e contribuisce con €1.000 per i successivi 20 anni.
All'età di 65 anni, Rossi disporrà di 62.385 euro, mentre Bianchi disporrà solo di 38.993 euro dopo aver contribuito per il doppio della quantità (esemplificazione effettuata sulla base di tasso medio di rendimento del 6% e capitalizzato annualmente).

Comprendere i fattori di rischio
Comprendere i fattori di rischio che possono intervenire tra te e la tua capacità di andare in pensione come e quando vuoi è un passo importante verso il raggiungimento dei tuoi obiettivi di pensionamento. Per contribuire ad aumentare la probabilità di disporre di fondi sufficienti quando andrai in pensione, tieni sempre ben presente questi quattro fattori di rischio:
Fattore di rischio: Longevità.
Anche se nessuno di noi può prevedere quanto tempo vivrà, oggi chi ha 65 anni ha un'alta probabilità di trascorrere 20 anni o più in pensione. Poiché la durata media di vita va aumentando, molte persone potrebbero trascorrere più tempo in pensione di quanto ne abbiano speso in attività lavorative.
Fattore di rischio: inflazione.
Più lungo è il tempo che passerai in pensione, maggiore è la possibilità che l'inflazione eroda i risparmi e dunque maggiore è l'impatto che ciò può avere sul tuo stile di vita. Per questo è importante sviluppare una strategia che aiuti a superare l'inflazione e tenga il passo con l'aumento dei costi di beni e servizi.
Prova a considerare questo:
Un chilo di pane costava 4.500 lire nel 2000; nel 2011 la stessa quantità di pane costava 3 Euro ( 5.808 lire ). E' un aumento del 29% in 11 anni.
Un litro di benzina costava 2.000 lire nel 2000 e nel 2011 costava 1,60 euro (3098 lire). Si tratta di un aumento di quasi il 55%.
Fattore di rischio: volatilità di mercato.
I mercati finanziari di oggi sono diventati sempre più volatili e complessi, dunque molti si chiedono quando potranno andare in pensione e per quanto tempo i loro risparmi saranno in grado di garantire una vecchiaia serena.
Un improvviso calo di mercato può avere un impatto significativo per gli investitori che non hanno portafogli ben diversificati o non hanno tempo di aspettare una ripresa del mercato
Quando si crea il piano di pensionamento occorre prendere in considerazione quale impatto un mercato volatile potrebbe avere sui tuoi risparmi durante la tua vita pensionistica. Si può restare in pensione anche 20 o 30 anni durante questo periodo il mercato potrebbe variare notevolmente.
Essere consapevoli di tali rischi può aiutare a pianificare in modo consapevole e ad essere meglio preparati quando si raggiunge la data di pensionamento.
Gestisci il rischio:
basa il tuo piano di reddito su quanto tempo puoi aspettarti di vivere in base a quella che è la tua attuale età (la tua longevità), non sulla speranza di vita media. Ricordati di pianificare eventuali spese di assistenza sanitaria, dal momento che non tutto è coperto dall’assistenza sanitaria nazionale e con l'avanzare dell'età questa voce di spesa potrebbe rivelarsi importante. Bilancia bene gli asset dedicati al pensionamento. Puoi investire in modo conservativo attraverso strumenti in grado di proteggere i tuoi risparmi ma ricordati che investire una parte del patrimonio in azioni può fornire il potenziale di crescita necessario per superare l'inflazione.
Crea la tua rendita vitalizia.
Considera gli effetti dell'inflazione, la volatilità dei mercati e l’impatto delle imposte sul reddito nel momento in cui decidi quanto denaro prelevare quando sarai in pensione: il tuo reddito di pensionato dovrebbe essere adeguato a soddisfare le tue spese ma non troppo elevato rispetto al capitale investito, in modo da non intaccarlo troppo velocemente e rimanere prematuramente senza risorse.
Rivedi il piano di entrate finanziarie.
Controlla la spesa per rimanere nei limiti del budget. Ogni anno, e ogni volta che si verifica un imprevisto, prendi l'iniziativa di effettuare le modifiche necessarie al piano di entrate. Per aiutarti a trovare strategie per rafforzare il tuo piano o identificare le lacune, abbiamo predisposto per te diverse domande utili alla revisione e al controllo del tuo piano pensionistico.
Domande frequenti
Quali sono le spese e, conseguentemente, le esigenze di reddito quando sarai in pensione?
Le spese e le esigenze di reddito.
Ci sono due grandi tipi di spese che dovrai coprire quando sarai in pensione: bisogni fondamentali e bisogni discrezionali.
Bisogni primari. Rappresentano i bisogni di base: cibo, abitazione, trasporto, assistenza sanitaria, e le altre cose per te essenziali. E’ fondamentale coprire queste spese attraverso fonti di reddito di reddito garantite, come l’assistenza sanitaria, le pensioni, le rendite.
Bisogni discrezionali Il tuo stile di vita in pensione lo deciderai tu stesso, includendo le attività che sono importanti per te ma non primarie, come i viaggi o i divertimenti. Le fonti di reddito garantito potrebbero non essere sufficienti per sostenere sia i tuoi bisogni di base sia le spese discrezionali. Progetta di poter soddisfare le spese discrezionali con flussi di reddito aggiuntivi in modo che tu possa decidere gli aggiustamenti in funzione al tuo budget del momento.
Le spese effettuate quando si è in pensione variano con l'età I pensionati più giovani spendono generalmente di più per elementi discrezionali come viaggi e divertimento rispetto ai pensionati più anziani. In effetti, i primi tendono a destinare agli elementi discrezionali la stessa quantità di denaro del periodo immediatamente precedente al momento del ritiro dal lavoro. Per contro, i pensionati di età più avanzata utilizzano una porzione maggiore di reddito per spese non discrezionali. Uno dei motivi principali è l'incremento anche significativo dei costi di assistenza sanitaria nel corso del tempo.
Di quanto reddito avrete bisogno? Una stima diffusa indica che avrai bisogno di circa l'80% del reddito che avevi prima di andare in pensione. Tuttavia ciò può variare a seconda del tuo stile di vita personale. Alcuni pensionati potrebbero essere in grado di vivere con il 70% del loro reddito pre-pensionamento, mentre altri potrebbero spendere ben oltre il 100%. Per aiutarti a determinare la quantità di reddito necessario, occorre valutare come il tuo piano pensionistico sia in grado di supportare le tue spese. Ad esempio, prevedi di spendere di più o di meno in ciascuna delle categorie di spesa di seguito elencate?
Mutuo o affitto
Interessi su altri debiti
Viaggi
Acquisti importanti (auto, barca, seconda casa, ecc.)
Attività di intrattenimento e ricreative (quote iscrizione a circoli sportivi, associazioni culturali ecc.)
Costi extra ticket per le cure mediche e assicurazioni sanitarie
Beneficenza
Tasse
Mentre il livello di spesa delle voci in elenco può avere impatto diverso, se hai segnato la maggior parte di queste voci come "di più", dovresti tenerle in considerazione nel momento della creazione del tuo piano pensionistico, che dovrà garantirti un importo pari o superiore al tuo reddito pre-pensionamento. Al contrario, se hai contrassegnato maggiormente i “ di meno" o “la stessa”, allora potresti essere in grado di vivere con l’ 80-90% del reddito pre-pensionamento.
Crea la tua rendita vitalizia. Considera gli effetti dell'inflazione, la volatilità dei mercati e l’impatto delle imposte sul reddito nel momento in cui decidi quanto denaro prelevare quando sarai in pensione: il tuo reddito di pensionato dovrebbe essere adeguato a soddisfare le tue spese ma non troppo elevato rispetto al capitale investito, in modo da non intaccarlo troppo velocemente e rimanere prematuramente senza risorse.
Rivedi il piano di entrate finanziarie. Controlla la spesa per rimanere nei limiti del budget. Ogni anno, e ogni volta che si verifica un imprevisto, prendi l'iniziativa di effettuare le modifiche necessarie al piano di entrate. Per aiutarti a trovare strategie per rafforzare il tuo piano o identificare le lacune, abbiamo predisposto per te diverse domande utili alla revisione e al controllo del tuo piano pensionistico.
Piano di revisione e controllo.
Piano di revisione e controllo.
Le seguenti domande possono aiutarti a identificare eventuali problemi e rischi da tenere in considerazione per lo sviluppo del tuo piano pensionistico. Può anche servire come spunto di confronto propedeutico all’incontro con un Insurance Advisor. Strategia Ritiro - Creazione di reddito di pensione
A che età pensi di andare in pensione?
Sai quanto percepirai di pensione statale?
Sai quali agevolazioni statali sono previste per i pensionati?
Conosci il rendimento dei tuoi investimenti?
Sai come valutare i rischi di mercato e l’impatto dell’inflazione?
Hai valutato l'impatto a lungo termine che può avere un mercato a tassi decrescenti sul tuo piano pensionistico e sulla relativa tua futura rendita?
Strategia di investimento
La tua asset allocation è coerente con il tuo livello di tolleranza al rischio e con l’orizzonte temporale che hai previsto? Oltre agli investimenti a reddito fisso, può essere per te importante mantenere un adeguato livello di investimenti azionari?
Hai sottoscritto più piani pensionistici con diverse compagnie di assicurazione o istituzioni finanziarie? Ha senso riunire alcuni dei vostri piani per renderne più facile la gestione?
Quali strategie stai usando per ottenere dal tuo portafoglio il reddito di cui hai bisogno? Hai scelto prodotti che prevedono lo stacco di cedole? Dividendi di azioni? Rendite? Rendite da affitto immobili?
Spese e longevità
Hai stimato a quanto ammonteranno le tue spese quando sarai in pensione?
Quale importo hai messo da parte per le spese non discrezionali? Per le spese discrezionali? Per le spese mediche e di assistenza a lungo termine?
Se valuti la storia della salute della tua famiglia e la tua età attuale, per quanti anni pensi di aver bisogno di reddito da quando andrai in pensione?
Hai già sottoscritto un piano pensionistico della durata di 20 o 30 anni?
Inflazione
Hai preventivato il possibile aumento annuo del tasso di inflazione durante gli anni della pensione?
Come hai predisposto il tuo portafoglio per aiutare a mantenere il passo con l'inflazione e preservare il tuo potere d'acquisto?
Hai già un programma per come accumulare per una cifra sufficiente per affrontare le spese sanitarie previste nel corso tua vita?
Le tasse
Hai valutato quali sono le imposte sul tuo reddito allo scopo di adattare il versamento in funzione della deduzione fiscale ottimale?
Spese di cura medica e lungo termine
Quali fondi hai destinato alla sottoscrizione di una copertura assicurativa sanitaria per far fronte a potenziali spese di cura a lungo termine?
Hai adeguatamente previsto i possibili aumenti di questi premi e spese?
Hai una chiara comprensione dell'impatto che i costi di cura a lungo termine possono avere sul tuo budget, e quale ruolo può avere l’assistenza a lungo termine?
Quanto dovrei risparmiare?
Quanto dovrei risparmiare?
Due opzioni per aiutare a determinare quanto potrebbe essere necessario salvare ogni anno. L'importo che costituisce il tuo risparmio a fini pensionistici è uno degli aspetti più importanti della pianificazione pensionistica e può essere il fattore più importante nella determinazione del reddito necessario al momento della pensione. Le seguenti tre opzioni ti possono aiutare per determinare quanto potrebbe essere necessario risparmiare ogni anno.
Opzione 1: Utilizzare la regola del 10%. Come regola generale, almeno il 10% del tuo reddito netto dovrebbe essere dedicato annualmente al tuo piano pensionistico per avere un reddito sufficiente durante la pensione.
Opzione 2: parlare con il tuo Insurance Advisor Dal momento che così tanti fattori personali possono influenzare l'importo che si dovrebbe risparmiare per la pensione, ti consigliamo di parlarne con il tuo Insurance Advisor per farti aiutare a comprendere alcune di queste variabili. Inizia a determinare con lui quanto è necessario risparmiare ora per godere di una pensione confortevole. Dopo aver risposto ad alcune brevi domande, tra cui quale importo risparmiare, ti farai una idea più precisa sulla validità delle tue scelte e valuterai se è necessario aumentare l’importo del tuo risparmio mensile. Avrai l'opportunità di farti spiegare, per esempio, che cosa accade se aumenta o diminuisce il rendimento dei tuoi investimenti o se programmi di andare in pensione qualche anno più tardi.
Se non si riesce a risparmiare il 10% o quello che l’Advisor ti dice, è utile in ogni caso risparmiare sempre qualcosa. Un piccolo inizio oggi può avere un grande impatto in seguito.
Perchè risparmiare?
Perchè risparmiare?
Non possiamo contare esclusivamente sulla pensione di Stato. Il denaro che riceviamo dalla pensione di Stato ogni mese rappresenta solo una parte di quanto siamo abituati a percepire durante il periodo lavorativo. Maggiori saranno state le nostre entrate, maggiore risulterà il gap di copertura. Sono i nostri risparmi che faranno la differenza finale.
Oggi le persone vivono più a lungo. Le persone oggi vivono più a lungo, la migliore assistenza sanitaria ci fa vivere meglio e più a lungo rispetto alle generazioni precedenti. Infatti, se vai in pensione all’età di 65 anni, puoi avere ancora una prospettiva di 20 anni di vita da goderti, che è però un periodo lungo da affrontare senza una adeguata rendita.
I prezzi crescono durante il periodo della pensione. I prezzi di tutti i prodotti e servizi tendono a crescere nel tempo per effetto dell’inflazione. Potremmo non notare questa crescita durante il periodo lavorativo poiché normalmente gli stipendi tendono ad adeguarsi periodicamente. Una volta in pensione si vive delle rendite derivanti dai propri risparmi e dalla pensione di Stato.
Non riusciamo più ad adeguare le nostre entrate alla crescita dei prezzi.
Le spese non necessariamente diminuiscono. Un luogo comune dice che una volta andati in pensione non si hanno più i costi tipici della fase di vita lavorativa. Niente di più sbagliato. Anche se non possiamo sapere con esattezza di quanto denaro avremo bisogno una volta in pensione, dovremmo provare a farcene una idea approssimativa comparando le nostre spese attuali con le future entrate e apportare i giusti correttivi. Per vedere quanto spendi ogni anno potresti sfogliare le ricevute degli assegni e delle carte di credito ricevute nell’ultimo anno. Se hai la casa di proprietà e pianifichi di mantenerla, dovresti anche considerare le spese future per la manutenzione periodica. Non dimenticarti che prima o poi dovrai cambiare auto: non puoi pensare di guidare la stessa auto per i prossimi 20 anni. Le spese per la salute, col passare degli anni, aumentano inevitabilmente; ciò che oggi per te non rappresenta una spesa, lo diventerà certamente tra 20 anni.
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